GLI OSTEOPATI CHE HANNO FATTO LA STORIA DELL’OSTEOPATIA
A partire dal fondatore Andrew Taylor Still, alcuni degli Osteopati che hanno contribuito a diffondere, insegnare, innovare e far crescere l’Osteopatia. William G. Sutherland, J.M. Littlejohn, Viola Frymann, Rollin E. Becker, ecc…
L’elenco è in continuo aggiornamento…
ANDREW TAYLOR STILL
Nasce il 6 agosto 1828 a Jonesville, nella contea di Lee, in Virginia. Era il terzo di nove figli, nati da Abram Still, un predicatore metodista e medico di frontiera, e Martha Poague Moore. Il giovane Andrew si istruisce quindi com’è d’uso all’epoca nell’America dei pionieri: praticando insieme al padre, in particolare presso gli indiani Shawnee che ha il compito di assistere. Nel corso della Guerra di Secessione, è impressionato scoprendosi impotente di fronte alla sofferenza dei suoi simili. Al ritorno, viene a sapere con stupore che nelle regioni dove i medici sono meno numerosi, muoiono meno bambini. Nel 1865, perde tre figli per una meningite cerebrospinale. Da allora, alla ricerca ossessiva di maggiore efficacia nella cura delle malattie, s’immerge nello studio intensivo del corpo umano, non esitando a dissotterrare corpi dai tumuli indiani per studiarne l’anatomia. Accanito difensore della propria verità, spesso porta con sé un sacco pieno di ossa, che usa per dimostrare il suo punto di vista, creandosi logicamente la fama di eccentrico.
Nel 1874 vive un’esperienza decisiva: riesce a guarire un bambino colpito dalla dissenteria usando unicamente le mani. Quello stesso anno, capisce improvvisamente di essere sul punto di elaborare un nuovo approccio medico che rispetta le leggi della natura e della vita, che diventerà l’osteopatia. In quello stesso anno proclama:
“La regola dell’arteria è assoluta, universale; essa non deve essere ostruita, altrimenti sorge la malattia. (…) Il corpo umano è la farmacia di Dio ed ha in sé tutti i liquidi, farmaci, olii lubrificanti, oppiacei, acidi e antiacidi, e tutti i tipi di farmaci che la saggezza di Dio ha pensato necessari alla felicità dell’uomo ed alla sua salute.”
«La mia scienza, o scoperta, è nata nel Kansas, dopo numerosi tentativi nei territori di frontiera, mentre mi battevo contro lo schiavismo, i serpenti e i tassi e poi, in seguito, nel corso della Guerra di Secessione e fino al 22 giugno 1874. Come una scheggia di sole, una scintilla di verità colpì il mio spirito: grazie allo studio, la ricerca e l’osservazione, mi avvicinavo gradualmente a una scienza che sarebbe stata di grande beneficio per il mondo.»
Fino al 1885, esercita in modo itinerante e continua a imparare e ad accumulare esperienze. Come ogni innovatore, incontra grandi difficoltà e si scontra con l’ostracismo dei colleghi medici e del clero. Poiché riesce a guarire numerose malattie, è considerato un accolito del demonio. Nonostante tutto, si crea una fama che supera ampiamente le frontiere degli stati limitrofi e l’idea di trasmettere il proprio sapere per Still diventa sempre più ossessiva.
Decide di chiamare “Osteopatia” questo suo metodo terapeutico. Spiega lui stesso il perché: “Ho ragionato così: le ossa sono il punto di partenza che ritengo sia la causa delle condizioni patologiche. Ho combinato ostéon (osso) con pathos (sofferenza) ed ho ottenuto come risultato osteopatia.”
Nel 1892 fonda la prima scuola di osteopatia a Kirksville, Missouri, The American School of Osteopathy, la cui prima classe è costituita da cinque donne e sedici uomini. Fra questi ci sono anche tre figli di Still ed un suo fratello.
Negli anni successivi le iscrizioni aumenteranno notevolmente. Nel 1895 venivano visitate più di 400 persone al giorno presso gli studi osteopatici di Kirksville. Tra il 1892 e il 1900, l’osteopatia conosce un’espansione particolarmente impressionante. Dal 1898, Still, invecchiando, si ritira poco a poco dall’insegnamento e dalla pratica osteopatica per dedicarsi alla scrittura e trasmettere il proprio messaggio filosofico osteopatico. Scrive, nell’ordine: Autobiografia (1897), Filosofia dell’osteopatia (1898), Filosofia e principi meccanici dell’osteopatia (1902), Osteopatia, ricerca e pratica (1910).
Il Vecchio Dottore, come lo chiamano affettuosamente i suoi allievi, muore il 12 dicembre 1917 all’età di 89 anni, in seguito ad un attacco di ictus cerebrale; venne sepolto poco distante dall’istituto che aveva fondato a Kirksville, nel Missouri. Da allora viene ricordato come un medico che faceva del suo meglio per i pazienti, laborioso e integerrimo, senza far caso al genere, alla razza o alla posizione sociale.
VIOLA FRYMANN
Viola Muriel Frymann, riferimento assoluto per l’Osteopatia mondiale per la sua grande esperienza, pioniera dell’Osteopatia in ambito pediatrico, ha dedicato tutta la sua vita ai bambini tanto che l’osteopatia pediatrica oggi non può prescindere dalla conoscenza dei suoi scritti e dalle sue esperienze.
Nata in Inghilterra nel 1922, ebbe i suoi primi contatti con l’osteopatia all’età di quattro anni quando suo padre, ammalato di tubercolosi, fu aiutato da un osteopata. Dopo aver frequentato gli studi di Medicina a Londra, proseguì la sua formazione al College of Osteopathic Physicians and Surgeons in Los Angeles, dove sentì parlare per la prima volta di una teoria tanto rivoluzionaria quanto controversa di un osteopata di nome William G. Sutherland (deceduto nel 1954), che espandeva il concetto classico di osteopatia attraverso teorie sulla mobilità delle ossa del cranio. Incuriosita, si iscrisse al corso base nel 1950. Applicando le tecniche imparate sui pazienti e riscontrando ottimi risultati, cominciò a credere fermamente nelle teorie del Dr Sutherland, tanto da volerne sperimentare i benefici sui pazienti pediatrici.
Fondò il College of Osteopathic Medicine of the Pacific, Western University of Health Sciences di Pomona (CA, USA), diventandone primo Presidente e Professore del Dipartimento di “Osteopathic Principles and Practice” e pochi anni dopo, nel 1982, promosse e avviò l’Osteopathic Center for Children (OCC), centro dedicato alla cura dei bambini.
Membro dell’Osteopathic Cranial Academy (OCA), dell’American Osteopathic Association (AOA) e dell’American Academy of Osteopathy (AAO), annoverata tra i pionieri della Medicina Osteopatica, Viola Frymann è da sempre stimata come professionista e ricercatrice.
È autrice di numerosi articoli pubblicati, in particolare ricerche sui neonati, sull’impulso ritmico craniale, sui disturbi dell’apprendimento nei bambini, sugli effetti dei trattamenti osteopatici nei bambini con problemi di sviluppo neurologico ed articoli su altri aspetti della professione osteopatia, la sua filosofia, i concetti e la pratica. L’American Academy of Osteopathy (AOA) nel 1998 ha pubblicato in un libro la collezione dei suoi lavori. Ha dedicato la sua intera vita di medico osteopata al servizio dei bambini e alla divulgazione dei principi di osteopatia, con particolare attenzione al movimento cranico. Nel 1963 fece la sua prima pubblicazione sui traumi da parto, con uno studio clinico effettuato su 1250 bambini.
«Il termine funzione non si applica solamente alle attività vegetative dell’organismo, come circolazione, respirazione, digestione, etc. Include anche attività come il pensiero, le sensazioni, l’espressione creatrice, la meditazione e anche l’aspirazione spirituale.»
Tra i suoi numerosi riconoscimenti, si ricordano l’Andrew Taylor Still Medallion of Honour, la più alta onorificenza conferita dell’American Academy of Osteopathy, e il William G. Sutherland Award, assegnato dalla Osteopathic Cranial Academy. A livello internazionale si ricordano le onorificenze ricevute dall’Université Européenne d’Ostéopathie di Parigi e la nomina a Professore Emerito da parte della Facoltà del Collège d’Études Ostéopathiques di Montreal (CAN) e del Centre d’Ostéopathie Atman.
Un’intervista dell’Osteopata Massimo Valente a Viola Frymann: http://www.tuttosteopatia.it/conoscere-osteopatia/le-interviste/viola-frymann/
WILLIAM GARNER SUTHERLAND
Nasce a Portage County (Wisconsin) il 27 marzo del 1873, in una modesta famiglia d’origine scozzese. Il suo primo lavoro fu come reporter investigativo per un giornale locale del Wisconsin settentrionale, l’Austin Daily Herald. Incontrò l’osteopatia nel 1895 a causa di problemi di salute di un suo fratello, decidendo così di iscriversi all’American School of Osteopathy (successivamente Kirksville College of Osteopathic Medicine).
Il 28 giugno del 1900, all’età di 25 anni, si laureò all’ASO distinguendosi come uno degli studenti più brillanti del Dott. A.T Still, e già durante il corso dei suoi studi ebbe le prime intuizioni sulla mobilità delle ossa del cranio per giungere poi, grazie alle sue ricerche durate una vita, ad estendere i principi osteopatici allo studio del cranio e porre le basi per lo sviluppo dell’osteopatia craniale, ricordando che Still disse che ogni struttura corporea esiste perché deve assolvere una particolare funzione.
“L’idea nacque osservando le ossa di un cranio umano presente nell’A. T. Still Infirmary. Le superfici articolari di queste ossa mi sembrarono, con il loro contorno, destinate ad una mobilità articolare.”
Nel settembre 1929 Sutherland presentò il concetto craniale alla comunità osteopatica. Malgrado il suo duro e lungo lavoro di ricerca, il concetto craniale venne in quella circostanza in gran parte ignorato dai professionisti del suo campo. L’interesse per il concetto craniale elaborato e difeso da Sutherland fu crescente, e nel corso dell’estate del 1932 fu invitato ad esporre le sue idee alla Convenzione Nazionale dell’American Osteopathic Association a Detroit. Non smise mai di enfatizzare il fatto che il concetto craniale fosse un’estensione della scienza osteopatica del Dott.Still, e non un concetto separato. Il prolungato e dettagliato studio del cranio e della sua funzione, delle continue sperimentazioni su se’ stesso, lo portarono a riconoscere i movimenti e le funzioni presenti a questo livello e nel sistema nervoso, come fenomeno di pura espressione vitale.
Sutherland morì il 23 settembre 1954, all’età di 84 anni, lasciando un contributo inestimabile nell’ambito osteopatico e della ricerca in genere.
“Osteopathy is a science with possibilities as great as the magnitude of the heavens. It is a science dealing with the natural forces of the body. We work as osteopaths with the traditional principle in mind that the tendency in the patient’s body is always toward the normal. There is much to discover in the science of osteopathy by working with the forces within that manifest the healing processes. These forces within the patient are greater than any blind force that can safely be brought to bear from without.”William Garner Sutherland, D.O.
JOHN MARTIN LITTLEJOHN
Nasce nel 1865 a Glasgow, dove studia diritto, letteratura, teologia, lingue orientali e la sua eclettica formazione continua fino al 1889 quando approda allo studio dell’anatomia e della fisiologia sotto la direzione dell’eminente fisiologo Dr. Mac Kendrick. Per motivi di salute si trasferisce nel 1892 negli Stati Uniti, dove si laurea in economia politica. Considerata la sua formazione e le capacità acquisite, molto presto gli vennero affidate responsabilità universitarie, precisamente nell’Amity College Springs in Iowa.
Fu nel 1897 che Littlejohn conobbe il Dott. A.T. Still per un consulto medico, e rimase tanto colpito dai risultati terapeutici ottenuti che decise di studiare l’osteopatia nel College di Kirksville. Quindi nel 1898 lascia la presidenza dell’Amity College per iscriversi all’ASO, American School of Osteopathy. Grazie alla sua notevole formazione universitaria presto gli fu affidato l’insegnamento della fisiologia, e in tale materia Littlejohn pubblicò due libri.
Concluse i suoi studi e si laureò in Osteopatia nel 1900, poco dopo fondò una scuola di osteopatia a Chicago che chiamò American College of Osteopathic Medicine and Surgery.
Fu proprio John Martin Littlejohn ad introdurre l’Osteopatia in Europa: Nel 1903 viaggiò in Europa valutando la possibilità di fondare una scuola di osteopatia, cosa che accadde quando 1913 tornò definitivamente in Inghilterra per fondare a Londra il 7 marzo del 1917 la British School of Osteopathy (BSO), isituto che rimane tuttora un riferimento internazionale nel campo dell’insegnamento e della clinica osteopatica.
Avvalendosi dei nuovi elementi apportati dallo sviluppo delle scienze mediche e della medicina scientifica, Littlejohn proseguì l’opera di Still, studiando particolarmente le relazioni che esistono tra i vari livelli della colonna vertebrale e gli organi del corpo, come l’adattamento dell’uomo alla verticalità. Tuttavia ha molto insistito sulla relazione esistente tra l’organismo vivente e il suo corpo, affermando che la salute è principalmente la conseguenza dell’armonia di questa relazione.
“Il grande principio dell’equilibrio si applica alla relazione tra l’organismo inteso come tutto e il suo ambiente. Nulla di ciò che viene dato al sistema dell’esterno può sostituire l’autosufficienza dell’organismo, ossia la sua capacità di autoguarirsi”. John Martin Littlejohn
ROLLIN E. BECKER
Rollin E.Becker (1910-1996), cresce in una casa “osteopatica” dato che il padre, Arthur D.Becker, era uno stimato Osteopata che aveva lavorato nella facoltà di osteopatia con il Dr. Andrew Still. Rollin si laureò alla ASO (American School of Osteopathy) nel 1934, e dopo pochi anni vissuti in Oklahoma si trasferì nel Michigan, dove esercitò come osteopata per tredici anni. Trovò negli scritti del Dr. Still moltissimi spunti per l’esplorazione ed altresì la guida specifica di cui necessitava per continuare i suoi studi. Il tentativo del Dr. Becker di apprendere quanto era stato insegnato dal Dr. Still fu inizialmente condotto da autodidatta. Egli condivideva i propri quesiti e le proprie idee con i colleghi, ma, fondamentalmente, il suo impegno era portato avanti con calma nel suo studio, nel lavorare con i suoi pazienti.
Nel 1944, dopo una decade trascorsa in Michigan, conobbe William Garner Sutherland e nel 1948 è nel corpo docenti di uno dei corsi del Dr. Sutherland. Si trasferisce poi in Texas nel 1949, in questo periodo continua a seguire il Dr.Sutherland ed il suo lavoro e diventa presidente, dal 1962 al 1979, della Sutherland Cranial Teaching Foundation, un’organizzazione dedicata alla trasmissione degli insegnamenti del Dr.Sutherland. Nei dieci anni della loro stretta collaborazione, il Dr.Sutherland fornì al Dr. Becker il metodo per andare maggiormente a fondo nei propri studi e nella propria comprensione. La guida di Still e di Sutherland permise al Dr. Becker di conoscere, dalla fonte più autorevole, le forze viventi all’interno del corpo vivente.
Negli anni successivi alla morte del Dr.Sutherland avvenuta nel 1954, il Dr.Becker gioca un importante ruolo nel mantenere vivi e trasmettere i suoi insegnamenti, ispirando generazioni di studenti ed osteopati. Egli divenne un instancabile osservatore, in continua ricerca di una risposta all’interrogativo: Che cos’è la salute e qual è il mezzo più efficiente ed efficace per ottenerla? L’osteopatia nelle mani del Dr. Becker si è incentrata sul concetto di “Vita in movimento” e di “Quiete”. Egli si rese conto che tutto ciò che è vivente è in movimento, che la Vita stessa si manifesta come movimento. Per lui, un modo per descrivere lo stato di salute è la presenza di un movimento totalmente libero, a tutti i livelli, all’interno dell’essere vivente.
Si rese conto che vi è una fondamentale Potenza all’interno di ogni essere vivente per tutto il tempo che esso è in vita. Tutta la vita si genera da questo potere e la natura di tale potere è la quiete: una quiete che è dinamica, piena di potenziale ed una quiete che si può imparare a palpare così come si può palpare il movimento.