Quando serve l’Osteopatia?
Le indicazioni per un trattamento osteopatico sono molto ampie e indicate per tutte le fasce di età, dal neonato all’anziano, dalla donna in gravidanza allo sportivo. Ognuno può beneficiarne sia a livello preventivo che per i vari disturbi che alterano l’equilibrio psicofisico dell’individuo, impedendogli di poter condurre una vita serena ed in armonia con il proprio corpo. Postura, dolori muscoloscheletrici, nevralgie, cefalee, disturbi digestivi, disturbi del sistema cardiocircolatorio o linfatico, disturbi in età evolutiva o in gravidanza, ecc… sono un esempio degli ambiti in cui l’Osteopatia può intervenire apportando miglioramenti o risoluzioni.
La storia individuale di ciascuno rappresenta la conseguenza dell’interazione tra numerosi fattori fisici e non fisici, l’intento dell’osteopata sarà quello di promuovere una buona fisiologia di tutti i sistemi corporei in grado di favorire l’autoregolazione e l’autoguarigione, in maniera adattata e specifica per ogni persona, unica ed irripetibile. Non esistono perciò trattamenti standard o protocolli in Osteopatia, l’osteopata si rivolge alla persona nella sua interezza, non al sintomo, adottando piani di trattamento individualizzati volti al recupero di un fisiologico stato di salute.
Tenendo bene a mente questo concetto basilare e di capitale importanza, vengono riportati qui di seguito alcuni esempi di condizioni in cui più frequentemente e con successo viene richiesto l’intervento osteopatico, tale elenco non è tuttavia completamente esaustivo:
Nota: Il campo d’azione dell’Osteopatia esclude tutte le lesioni anatomiche gravi e tutte le urgenze mediche, le malattie degenerative, infettive o infiammatorie, le fratture. In questi è vivamente consigliato rivolgersi al proprio medico. Non si tratta più di cercare il “punto debole” che ha permesso l’instaurarsi della malattia, ma di agire urgentemente, poiché la patologia in causa non può più essere combattuta con le sole difese dell’organismo. Tuttavia, anche se l’osteopatia non può avere un’azione risolutiva su quest’affezioni, può avere un’azione sulle conseguenze, in particolare il dolore, con la liberazione delle tensioni delle strutture, facendo in modo che l’organismo possa “sopportare” al meglio la patologia con le migliori risorse di cui è a disposizione.